04 dicembre 2006

L'assicuratore galattico, prime polizze su terranove

When i am king you will be first against the wall.
Un centinaio di anni fa, su Terra 9, c'é stata un grande rivoluzione.
Terra 9 è temporalmente pressappoco cento anni avanti rispetto alla terra, e gli eventi si realizzano più o meno nello stesso modo che da noi. Quindi quello che è successo là potrebbe succedere anche qui, a breve.
Perché se è vero che l'improbabilità dice che è improbabile che esistano due pianeti simili a così piccola distanza temporale, è appunto l'improbabilità a dire che non è impossibile.
E poi cavolo, grazie all'amico autostoppista galattico che mi fa da broker ho iniziato a fare polizze a basso prezzo a un paio di astronavi terranovensi, quindi vi assicuro che esiste.
Fare l'assicuratore galattico è un gran bel lavoro, si guadagna bene.
E' anche un po' rischioso se vogliamo: gli abitanti del pianeta Ghiacciolo mi vogliono morto da quando ho venduto loro una mega polizza "mancato freddo" per preservare i loro preziosissimi gelati alla crema da eventuali surriscaldamenti del pianeta.
Ma è il commercio che volete farci.
Comunque tornando a terranove, cent'anni fa certi tizi hanno fatto una rivoluzione.
Hanno fatto un bel bordello perché fino a quel momento tutto procedeva un po' come sul nostro pianeta, senza alti e con molti bassi.
Poi basta, di colpo, il loro ordine si è sovvertito.
Innanzitutto hanno levato di torno gli antipatici, ma siccome erano troppi hanno deciso di creare uno spazio dove ghettizzarli. Non tipo un campo di concentramento, ma un'intero continente dove gli antipatici potevano fare quello che gli pareva, basta che non stessero in mezzo ai maroni.
I rivoluzionari poi hanno pensato alle donne.
Hanno costruito un mega palazzo pieno di donne ologra-fiche, di modo che quando avevano voglia di darci dentro andavano lì, e per il resto della giornata potevano tranquillamente giocare a carte, guardare il calcio in tv, e bere tanta tanta maltina [la loro birra].
Ci si poteva ancora sposare, e fare figli, e tutte quelle altre menate.
La rivoluzione però aveva deciso che non era disdicevole andare con le ologra-fiche, per di più era gratis, e privo di rischi venerei.
E in breve le prestazioni dei tennisti migliorarono.
Anche gli scrittori scrissero di più.
E le donne avevano tutte meno mal di testa.
Insomma la sapevano lunga sti rivoluzionari, avevano studiato tutto.
E poi, colpo di genio, nessuno giocava più a Pes.
Perché il gioco più bello dell'universo era Sensible Soccer.

18 ottobre 2006

So che tu sei, ma dove sono io.

Stanotte io e l'autostoppista galattico abbiamo chiacchierato su uno dei miei post di qualche giorno fa, su uno dei miei libri preferiti e su uno speciale di raitre riguardo le epurazioni di Stalin. La gente che spariva, come se non fosse mai esistita, il loro nome cancellato da qualunque registro, le foto, i ricordi.
Cancellare una persona non è impossibile, ci vuole semplicemente metodo.
Ricordate il lavoro di Smith in millenovecentottantaquattro? Correggere i giornali passati in modo da far tornare tutti i riferimenti.
Ma non vorrei sviare troppo dalle interessanti osservazioni del mio amico viaggiatore.
Alle menti più paranoiche, come me, capita spesso di ragionare in chiave apocalittica. Costantemente ho l'impressione che il percorso nello spaziotempo dell'umanità sia una spirale.
Ma cos'é un evento apocalittico ragionando nella relatività galattica? Non certo un atto autodistruttivo di un piccolo nucleo di soggetti in un infinitesimissimo universo.
Pensiamo ai suicidi di massa delle sette di svalvolati, per avere un riferimento. Ok, è triste sapere che cento persone si siano uccise in nome di un idolo, ma l'umanità va avanti con tutte le sue croci e delizie.
Così l'universo! E sulla guida galattica c'é scritto anche il come e il quando l'umanità si estinguerà, il tutto sotto la definizione di terrestri. Ventidue parole in tutto, non un granché. Persino meno righe della definizione di Sbronza colossale e dell'addendum Come affrontare una sbronza colossale.
Per altro sulla guida galattica si parla anche dell'evento apocalittico che risucchierà il tutto [o "che ha risucchiato", a seconda della concezione di tempo che prendiamo come riferimento] creando il ritorno al nulla. Ed è un evento incredibilmente stupido e fumettistico [ma ho promesso di non svelarlo].
La mia domanda è stata: "ma se sappiamo come succederà.. perché non impedirlo in qualche modo?"
Semplice, perché è già successo nel futuro e non c'é nessun modo per modificare un momento.
Ottimo, penso, si ritorna sempre lì: la discussione sul libero arbitrio, e perché no, su Dio.
Mi racconta l'amico di averne discusso a suo tempo con notevoli cervelloni con nomi ben più altisonanti di me, Wittgenstein, Tommaso D'Aquino, Maometto.. e di tornare spesso e volentieri a far discorsi con loro davanti ad una birra fresca, senza riuscire a concludere granché.
Ma io ti frego amico mio. Io ho google.
Apro google images e gli chiedo solennemente di rivelarmi l'immagine di Dio.
E.. illuminazione!
Dio è un musicista metal.
Vacca boia, a saperlo prima.

Tortoise - Glass Museum

13 ottobre 2006

So che tu sei, ma cosa sono io.

Karamazov aveva trovato questa strano sarcofago mezzo sepolto dalle sabbie radioattive e con somma fatica e rischio era riuscito a disseppellirlo.
Aveva trovato una chitarra, senza sapere cosa essa fosse. Semplicemente lo stupendo tesoro del sarcofago, a metà tra un fucile d'assalto e una racchetta da pallacorda.
Ogni tanto la estraeva dalla custodia e la scorreva tra le mani, assaporando le asperità del legno, studiandone la forma armoniosa.
Karamazov non era mai stato un cervello, né se ne faceva un cruccio, perché per vivere nel suo mondo era necessario non farsi troppe domande. Ed in questa buona abitudine, essere un po' lenti di comprendonio, poteva essere d'aiuto.
Tutti si suicidavano. Quelli che leggevano i libri si suicidavano. Quelli che si innamoravano si suicidavano. Quelli particolarmente intelligenti si suicidavano. I potenti si suicidavano.
Ne uccideva più il pensiero, la bramosia, la speranza, che il fallout.
Il mondo stava diventando esclusivo retaggio dei ritardati.
Ma poi in ritardo rispetto a chi, a cosa, in una notte lunga ed immutabile nella quale neppure misurare il tempo aveva il benché minimo senso.
Karamazov amava collezionare oggetti del passato. Voleva creare una memoria che non aveva.
Immaginava la vita degli oggetti che trovava, e conoscerne l'uso non era essenziale allo scopo della memoria. Perché sapere che la macchina da scrivere che custodiva gelosamente potesse servire per scrivere piuttosto che per pescare o fare musica non era assolutamente necessario. Tip tap tip tap. A Karamazov gli oggetti servivano per sognare, scorrendo le dita tra i fantastici ingranaggi di un orologio da taschino, o riflettendo il proprio sguardo sulla superficie di un compact disc.
Insomma era riuscito a sopravvivere alla morte generalizzata semplicemente creando il mondo da zero.
Perché in fin dei conti la realtà non esiste, è pura emanazione della ragione.

30 marzo 2006

Un ipotetico viaggio nel tempo

Questo tizio che conoscevo era un appassionato di blues, quello da bordello di New Orleans degli anni 20, quello da whiskey on the rocks.
Visto che era un tipo interessante, una sera che mi aveva invitato a bere qualcosa da lui, portai anche l'autostoppista galattico che si interessa molto alla varia umanità e prende sempre un sacco di appunti per la guida.
Ci scolammo un'intera bottiglia di whiskey del discount, ascoltando dello splendido blues e chiacchierando del più e del meno. Ad un certo punto registrai vibrazioni quasi bukoswkiane, ma preferii lasciarmi andare al mood della serata e non stetti troppo a pensarci.
L'amico autostoppista galattico parve molto interessato ai racconti del bluesman, ad esempio della volta che aveva sparato ad uno che gli aveva fottuto il parcheggio o quando aveva beccato la sua donna che montava un tizio sul divano di casa e li aveva inseguiti tutti e due per spaccargli la testa con una chiave inglese finché il tizio col cazzo all'aria non non era riuscito ad infilare la porta di casa e dileguarsi.
Insomma ne aveva di cose assurde da raccontare, per lo più credo fossero balle, ma se raccontate con stile anche le balle possono diventare piacevoli.
Alle due passate decisi di trascinare l'autostoppista recalcitrante e sbronzo fino a casa. Appena usciti di lì ci sembrò di essere riemersi da un viaggio nel passato.
Accesi meccanicamente una sigaretta per fumare via tutte le riflessioni e godermi al meglio l'aria frizzante della notte di primavera.
"Sarebbe stato fico vivere in quegli anni là".
"Se fai il bravo ti ci porterò un giorno di questi, ma ricordati di pensare quadrimensionalmente".
"Ah già cazzo".

21 marzo 2006

Eventualità remote, non remote, quasi certe ma anche no.

La guida galattica per autostoppisti ha anche un'utility molto carina (in dotazione solo con la versione XP) che permette di calcolare in base ad innumerevoli variabili ipotetiche, un ipotetico punto di approdo delle suddette variabili, la cui percentuale di realizzazione è (come esposto nel disclaimer di questo simpatico tool) possibile come no. Filosoficamente intrigante, ma pressocché inutile.
L'insuccesso di questa utility è stato decretato da pochi ma decisivi fattori. Innanzitutto la probabilità che un evento possibile come no si realizzi è sufficentemente aleatoria da scoraggiare chiunque dall'affidare le proprie decisioni a tale strumento.
Poniamo l'esempio dell'autostoppista galattico. Sottoponendo al tool i dati del traffico spaziale in un dato momento e luogo, la tipologia di razze più diffusa nella zona e il rapporto di ognuna di esse con la costante "raccogliere un autostoppista"; alla domanda "verrò raccolto da qualcuno?" il nostro affezionato potrebbe sentirsi rispondere indifferentemente: "si, tra trecentoventitre minuti karmici da un Negroskiano sobrio", "no, nè ora nè mai, ma ciò non deve scoraggiarti", "sarebbe potuto anche succedere ma l'universo verrà terminato tra sei minuti a causa di una farfalla che ha scoreggiato in Madagascar (pianeta terra) venticinque milioni di anni fa scatenando una reazione a catena". Quindi benché ognuna di queste risposte sia piuttosto univoca (seppure molti siano scettici riguardo l'eventualità di trovare un Negroskiano sobrio al volante) l'aleatorietà del possibile come no lascia il nostro autostoppista a piedi ed in balia dei dubbi.
Il secondo e forse più importante motivo dell'insuccesso dell'utility è che nella maggior parte dei casi, a causa dell'enorme mole di calcoli che esegue, l'utility manda in crash il sistema operativo della guida galattica, costringendo al riavvio, e di conseguenza chiudendo la connessione alla definizione animata Orgia Galattica, il cui accesso è disciplinato dal programma SpaceMule con rigidissime code per evitare il sovraccarico di utenti.
Comunque, incuriosito, ho deciso di mettere a rischio la posizione dell'autostoppista spaziale nella coda di Orgia Galattica per testare la divertente quanto inutile utility.
Inseriti alcuni dati simbolici del vivere quotidiano ho ottenuto risposte alquanto verosimili.
Nel 2030 la popolazione occidentale verrà decimata da una terribile diffusione delle malattie da esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari. Si scoprirà infatti che i nostri sempre più piccoli compagni di vita emettono radiazioni non rilevabili dagli strumenti ma in grado di intaccare il corpo umano nel giro di trenta, quaranta anni.
Le popolazioni africane che teoricamente sarebbero sopravvissute a questo flagello, non potendo permettersi un telefonino, non avranno modo di esultare per lo scampato pericolo perché già ampliamente falcidiate dall'aids.
Stupito da questi risultati catastrofici ho provato ad inserire nel motore di ricerca dell'utility i miei dati personali cercando di estrapolare notizie sul mio futuro.
Neppure il tool è riuscito a dare una risposta, seppure ipotetica, all'eventualità anche remota di una mia laurea.
Riguardo l'ordinamento istituzionale nazionale, dopo aver infilato nel database tutti i governi dall'unità d'Italia ad oggi, alla domanda "come si svilupperà il nostro futuro" mi sono sentito semplicemente rispondere "indossare mutande di ghisa". Alché ho provato ad essere più diretto: "fino a quando avremo Berlusconi al potere?" e l'utility ha risposto "Berlusconi governerà il tuo paese fino all'anno 2097".
Ora, allo stato delle conoscenze scientifiche attuali dubito che il nostro amato cavaliere possa vivere tanto a lungo, ma solamente un anno fa avrei deriso chiunque mi avesse profetizzato "tra 365 giorni Berlusconi avrà più capelli di te".
Perciò tutto può essere.
Ed è appunto questo, il fatto che tutto ciò sia possibile come no ad inquietarmi alquanto.

23 febbraio 2006

Chi è Dio, dove abita e se riceve visite. Possibili interpretazioni.

Sul pianeta Parappero V della galassia Taquino hanno inventato una consolle stupenda collegabile a qualunque elettrodomestico a tubo cazzodico: la Praystation TM che permette di parlare con Dio.
Tutto è iniziato anni fa quando un microscopico meteorite è precipitato su Parappero V centrando in pieno il più grande lago di letame della galassia Taquino e creando un'onda che ha fatto tre volte il giro del pianeta. Un terribile Tsunami merdoso. Tutta la biancheria stesa si è smerdata, i vestiti rammendati dei poveri e persino i calzini del megapresidente.
Subito dopo si è scatenata l'influenza dei semprali. I semprali sono simili ai maiali terrestri, solo che parlano otto lingue e hanno sei cosce con le quali viene fatto un ottimo prosciutto dop. Quest'influenza ha flagellato milioni di coltissimi semprali, causando enormi danni economici al pianeta. Il virus colpiva i malcapitati animali facendoli esplodere improvvisamente. Un semprale che esplode non è un bello spettacolo.
Questi ed altri avvenimenti funesti convinsero sempre di più i superstiziosi abitanti del pianeta Parappero V che sarebbe arrivata l'apocalisse. In brevissimo tempo, complice anche la raccolta punti "gratta e vinci una settimana con un Dio a tua scelta", si diffusero centinaia di sette, settine, adirittura otte, che predicavano l'imminente fine del pianeta e veneravano divinità particolari.
Si racconta che alcuni, prima del suicidio di massa, fossero stati avvistati mentre compivano riti orgiastici venerando un compiaciuto palo della luce.
Questa tendenza alla frammentazione religiosa arrivò ad un livello tale che una statistica elaborata dalla stazione orbitante Istat concluse che su Parappero V erano venerate più divinità di quante gli abitanti potessero venerarne.
Ma gli abitanti della galassia Taquino sono famosi per il loro consumismo [oltre che per il flamenco suonato a otto dita, per l'enorme clessidra a forma di pollo che misura la notte galattica, e per il prosciutto dop di semprali]. Così, uno scaltro imprenditore chiamato Il Mandorla, dopo la geniale invenzione dello scienziato Star Gates, lanciò su Parappero V la Praystation TM, la consolle che permette di parlare con Dio.
Il principio è semplice. Sfruttando le onde cazzodiche la Praystation TM deforma le onde panna sparandole in tutte e in nessuna direzione raggiungendo in un meno di un secondo pollare [ricordate come viene misurato il tempo nella galassia Taquino] il costosissimo attico di Dio, che affaccia sul Big Bang all'inizio e alla fine dell'universo. Immediatamente le onde panna si rimaterializzano, avendo raggiunto la fine dell'universo, e permettono di comunicare via citofono con il padrone di casa, che essendo infinito sa tutto, risponde a tutti, e così via.
Perciò alla domanda "Chi è Dio", su Parappero V hanno dato una risposta grazie ad una semplicissima [forse lievemente cancerogena] consolle. Ed in questo modo tutti gli abitanti hanno abbandonato le loro fedi fittizie, tornando sulla retta via: il creatore, colui che riesce a togliere nulla dal nulla ed avere comunque il nulla. E mettere tutto nel tutto senza disordinarsi il portascarpe.
Gli ultimi semprali ancora in vita avanzarono dei dubbi sulla veridicità della cosa. Sembrerebbe infatti che all'interno della consolle ci fosse un normalissimo trasmettitore cazzodico puntato sul pianeta Vomero.
Ma i suddetti semprali esplosero, forse dolosamente, e non riuscirono a smascherare l'inghippo. Sarebbe stato un peccato perché ora gli abitanti di Parappero V sono molto felici, ottengono un sacco di risposte insensate ad un sacco di domande sensate e ciò infittisce il mistero della fede.
E' felice Il Mandorla che controlla il mercato delle consolle e si chiede quale debba essere il prossimo pianeta da colonizzare con le sue tecnologie.
E' felice Star Gates che è diventato l'uomo più ricco della galassia.
E non si sa per quale fantasiosa congiunzione astrale ora su Vomero nessuno più si muore di fame.

19 febbraio 2006

Terradue e il regime burlone

L'autostoppista spaziale è anche un grande esperto di regimi. Girando l'universo ne ha visti tanti. Stamattina mi raccontava che sul pianeta TerraDue [simile alla nostra terra, non fosse che gli abitanti si sono sviluppati in maniera diversa e più congeniale alle diverse condizioni del pianeta. Ad esempio parlano dal fondoschiena, cosa che per noi può essere orripilante ma che per loro è normale. L'evoluzione lì è stata più razionale in un certo senso. Il business delle mentine è comunque il principale del pianeta]... bé dicevo su terra due c'è una nazione governata dal cosiddetto Regime Burlone.
In pratica questi esseri che parlano dal culo basano la loro nazione sui soggetti più burloni e divertenti.
Il superpresidente è naturalmente quello più divertente... riesce a fare il burlone in qualunque occasione. Tutti ridono quando lui parla, quando lui promette a vanvera, quando alle convention con le altre nazioni fa scherzetti da prete agli altri capi di stato. Insomma al superpresidente Parrucchino tutti i cittadini gli vogliono bene.
All'interno del gabinetto governativo però ci sono altri personaggi di spicco, tipo il ministro Minestrone addetto all'economia, che nonostante ci siano 6 miliardi di giovani terraduensi disoccupati e 8 miliardi sotto la soglia di povertà compila i bilanci disegnando cazzi di tutte le taglie e si diverte ad emanare le cosìdette leggibuffedelgovernoburlone che promettono di regalare uno e poi con l'altra mano prelevano due. Insomma il Minestrone è davvero un tipo giusto e alle prossime elezioni verrà sicuramente rieletto.
Ma l'autostoppista spaziale è rimasto affascinato più di tutti dal ministro Ignoranza, addetto alle Riformedivertenti e alla Destruction. Il ministro Ignoranza una sera ad un talk show ha raccontato una barzelletta così divertente, ma così divertente, che il giorno dopo su terradue milioni di persone stavano ancora ridendo, e centinaia sono addirittura morte dalle risate.
Morire dalle risate per una barzelletta è brutto, ma le famiglie non se la sono presa più di tanto, perché i loro ministriburloni li tengono su di morale e anche quando la vita sembra difficile, l'economia a rotoli e il pianeta sul punto di esplodere per le tensioni e le guerre, loro saranno sempre lì, sorridenti, a sparare cazzate.

01 febbraio 2006

Tutto è misurabile [parte prima]

Ziqqurat è un ventenne imberbe e pieno di energia. Se ne va trotterellante attraverso i campi minati nel suo cortile, ripetendo i passi ogni volta, saprebbe attraversarli ormai anche ad occhi chiusi.
Le centraline antismog esplodono ogni due tre giorni, e sono più pericolose delle mine stesse. Il partito buroricottocratico che governa il paese si ostina ad abbondare in centraline per tenere sotto controllo l'inquinamento. Ma quelle esplodono, e se sei a distanza ravvicinata puoi anche perdere un occhio, o tutti e due.
Le papere postnucleari hanno un bel da fare a sventrare i gatti morti, ma si sa, devono pur sopravvivere. Ziqqurat adora andare a caccia di quegli strani animali postnucleari. I nonni millantano che, un tempo, le papere dovevano essere animali pacifici. Ma a vederle oggi, così aggressive e demoniache, sarebbe come dire che qualche epoca fa un carro armato T80 veniva usato per andare a fare i picnic sui prati.
Il camion raccoglicadaveri passa ogni notte alle due a disturbare il sonno dei vivi. Con quella luce gialla lampeggiante e il motore che solleva i cassonetti Ziqqurat non invidia certo i funzionari statali addetti a quella funzione. Guadagnano bene, ma tra di essi c'é una falcidia di suicidi e di morte per intossicazione polmonare. Eppure l'idea della raccolta differenziata sembrava buona in partenza. Visto che la nube uccide giornalmente e improvvisamente un numero imprecisato di persone, la comparsa di quei rassicuranti cassonetti rosa confetto dove depositare in appositi sacchi antiparassitari i propri morti e morenti è parsa scelta azzeccata.
Inizialmente si faceva a gara per venire assunti nella ditta a partecipazione statale appaltatrice della raccolta cadaveri, visto lo stipendio, l'orario lavorativo e l'abbassamento dell'aliquota fiscale sulla busta paga dal 95% al 94.5%. Ma la faccenda dei suicidi inizia a puzzare più dei cassonetti stessi, ed ora gli addetti vengono estratti a sorte dalle liste di collocamento con lettera di precettazione.
Tant'è che, dato il bordello del mostruoso camioncino, il tranquillo giaciglio in mezzo al cortile minato diventa invivibile durante la breve permanenza del mezzo. Perciò il nostro affezionato afferra una bottiglia di Bumbum, deliziosa mistura di acquaragia ed estratto di frutta non meglio definita, e saltellando tra le mine se ne va verso casa del suo amico GanzoManzo, col deliberato scopo di prendersi una bella sbronza. Il Bumbum ti rimescola l'anima, ma essendo altamente corrosivo, va centellinato. I più astuti bevitori per godersi meglio il colpo immediato della mistica bevanda con un'apposita pompetta si sparano il Bumbum dritto nell'intestino attraverso il foro posteriore. Questa pratica però alla lunga è potenzialmente mortale perché corrode malamente determinate fondamentali cavità.
Ganzomanzo se la cava bene col Bumbum, e da sbronzo ne combina di tutti i colori quel matto. Una volta Ziqqurat l'ha visto ballare con l'uccello in mano sparandosi una grossa sega in mezzo alla strada, un'altra volta vomitare deliberatamente nella cassetta postale della sede perifericaquartieralmafiosa del partito buroricottocratico. E' di sinistra lui, se destra e sinistra come riferimenti possano ancora essere considerati validi.
Il ciclo notte giorno lo ha risolto la nube, che con le sue polveri finissime e meno fini ha oscurato il sole da almeno duecentottantatre anni e qualche giorno. La notte perenne però ha i suoi vantaggi: i centri solarium per l'abbronzatura sono il business del nuovo millennio, ne sono spuntati a migliaia. Studi recenti dimostrano addirittura che un'ora di lampada totale sia meno cancerogena di mezz'ora di passeggiata all'aria aperta.
Ziqqurat se la gode sempre con Ganzomanzo, alla fine pur essendo strambo è un tipo interessante con un sacco di storielle buone, e con l'imprevedibilità di chi potrebbe estrarsi i polmoni dal culo solo per scommessa.
Stasera i due mattacchioni si godono la quiete della notte perenne, al riparo dai noiosi gridoschermi, dai rastrellamenti della setta dei seguaci del Supertelegattone, dall'assalto delle ninfomani la cui quantità si è pesantemente accentuata dopo che l'ultima guerra provinciale ha spazzato via il 92 per cento degli elementi maschili tra i dodici e i sessantacinque anni dalla regione pangeatica.
Insomma non avere niente è il nirvana dell'essere umano oggi. Non hai niente, non perdi niente, e Ziqqurat lo sa bene: il trucco è consumare in breve tempo ogni piccola cosa che si ha, meglio un piacere breve ma intenso. Ne ha vista gente impazzire per difendere dagli sciacalli i pochi beni accumulati, ma lui non ci cascherà in questa trappola.
E poi d'altronde sa bene che chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore, chi non si fa i cazzi suoi muore.

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