28 luglio 2011

Mezzogiorno di fuoco

Ero lì seduto che pensavo ai cazzi miei con il numerino in mano.
La ragazza di fronte a me avrà ventidue anni ma ha le labbra rosse e lucide, sembra una troia. Pure la vecchia lì a fianco la guarda male, penserà ai suoi tempi forse, o forse è solo invidiosa.
Vorrei avere uno di quei giornali che trovi nelle metropolitane per occupare la lunga attesa.
Teoricamente potrei alzarmi uscire, e poi tornare dopo diverse ore, salvo poi scoprire di aver perso il turno per quarantacinque millesimi di secondo.

Poi entra un tizio che sembra John Wayne, cammina deciso fino ad uno che neanche se ne accorge a due metri da me, e gli scarica due colpi di pistola in pancia, forse tre. Questo come un pupazzo si affloscia senza dire niente.
Rimaniamo tutti in silenzio per qualche istante, paralizzati. La troietta squittisce di paura come un topo di merda, e per un attimo mi intenerisce, poi la guardo di nuovo con disgusto.
La faccenda è seria, John Wayne ha una pistola e si avvia verso l'uscita con una certa disinvoltura, esce e sparisce.

Mi aspettavo più panico, invece niente, quello viene fuori dopo qualche secondo dall'uscita del sicario. Qualche vecchio probabilmente si sarà pisciato addosso perché si sente puzza.
Il tipo colpito tira gli ultimi o forse è già crepato, scomposto come un pupazzo rotto.

Con tutte le telecamere qua dentro non puoi neanche fare che te ne vai prima che arrivino gli sbirri per evitarti le menate, quelli poi ti vengono a cercare. Mi vedo la scena, il maresciallo e il direttore guardando il filmino: "conosce quel coglione con la camicia color frocio che si alza e se ne va?".

Per attimi che sembrano eterni nessuno si avvicina al morto, e comunque nessuno ha la minima intenzione di toccarlo. Metti che ha l'aids. Tanto se ti sparano da un centimetro col cazzo che vivi.
Viene lasciato lì a sbarbattare sangue sul pavimento, ma non tanto a dire il vero, pensavo molto di più.

Mi allontano di qualche metro, i miei muscoli si rilassano e a questo punto aspetto.
Forse non vedo l'ora di dire "era alto ma basso, incazzato o bianco o nero". Potrei anche dirgli, "cazzo somigliava proprio a John Wayne".
Forte però.
Un buon diversivo, non dovrò neanche giustificare l'assenza in ufficio.
Chissà che numero aveva quello nella coda.
Non ho le sigarette.
Ho voglia di scopare.
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