30 marzo 2006

Un ipotetico viaggio nel tempo

Questo tizio che conoscevo era un appassionato di blues, quello da bordello di New Orleans degli anni 20, quello da whiskey on the rocks.
Visto che era un tipo interessante, una sera che mi aveva invitato a bere qualcosa da lui, portai anche l'autostoppista galattico che si interessa molto alla varia umanità e prende sempre un sacco di appunti per la guida.
Ci scolammo un'intera bottiglia di whiskey del discount, ascoltando dello splendido blues e chiacchierando del più e del meno. Ad un certo punto registrai vibrazioni quasi bukoswkiane, ma preferii lasciarmi andare al mood della serata e non stetti troppo a pensarci.
L'amico autostoppista galattico parve molto interessato ai racconti del bluesman, ad esempio della volta che aveva sparato ad uno che gli aveva fottuto il parcheggio o quando aveva beccato la sua donna che montava un tizio sul divano di casa e li aveva inseguiti tutti e due per spaccargli la testa con una chiave inglese finché il tizio col cazzo all'aria non non era riuscito ad infilare la porta di casa e dileguarsi.
Insomma ne aveva di cose assurde da raccontare, per lo più credo fossero balle, ma se raccontate con stile anche le balle possono diventare piacevoli.
Alle due passate decisi di trascinare l'autostoppista recalcitrante e sbronzo fino a casa. Appena usciti di lì ci sembrò di essere riemersi da un viaggio nel passato.
Accesi meccanicamente una sigaretta per fumare via tutte le riflessioni e godermi al meglio l'aria frizzante della notte di primavera.
"Sarebbe stato fico vivere in quegli anni là".
"Se fai il bravo ti ci porterò un giorno di questi, ma ricordati di pensare quadrimensionalmente".
"Ah già cazzo".

21 marzo 2006

Eventualità remote, non remote, quasi certe ma anche no.

La guida galattica per autostoppisti ha anche un'utility molto carina (in dotazione solo con la versione XP) che permette di calcolare in base ad innumerevoli variabili ipotetiche, un ipotetico punto di approdo delle suddette variabili, la cui percentuale di realizzazione è (come esposto nel disclaimer di questo simpatico tool) possibile come no. Filosoficamente intrigante, ma pressocché inutile.
L'insuccesso di questa utility è stato decretato da pochi ma decisivi fattori. Innanzitutto la probabilità che un evento possibile come no si realizzi è sufficentemente aleatoria da scoraggiare chiunque dall'affidare le proprie decisioni a tale strumento.
Poniamo l'esempio dell'autostoppista galattico. Sottoponendo al tool i dati del traffico spaziale in un dato momento e luogo, la tipologia di razze più diffusa nella zona e il rapporto di ognuna di esse con la costante "raccogliere un autostoppista"; alla domanda "verrò raccolto da qualcuno?" il nostro affezionato potrebbe sentirsi rispondere indifferentemente: "si, tra trecentoventitre minuti karmici da un Negroskiano sobrio", "no, nè ora nè mai, ma ciò non deve scoraggiarti", "sarebbe potuto anche succedere ma l'universo verrà terminato tra sei minuti a causa di una farfalla che ha scoreggiato in Madagascar (pianeta terra) venticinque milioni di anni fa scatenando una reazione a catena". Quindi benché ognuna di queste risposte sia piuttosto univoca (seppure molti siano scettici riguardo l'eventualità di trovare un Negroskiano sobrio al volante) l'aleatorietà del possibile come no lascia il nostro autostoppista a piedi ed in balia dei dubbi.
Il secondo e forse più importante motivo dell'insuccesso dell'utility è che nella maggior parte dei casi, a causa dell'enorme mole di calcoli che esegue, l'utility manda in crash il sistema operativo della guida galattica, costringendo al riavvio, e di conseguenza chiudendo la connessione alla definizione animata Orgia Galattica, il cui accesso è disciplinato dal programma SpaceMule con rigidissime code per evitare il sovraccarico di utenti.
Comunque, incuriosito, ho deciso di mettere a rischio la posizione dell'autostoppista spaziale nella coda di Orgia Galattica per testare la divertente quanto inutile utility.
Inseriti alcuni dati simbolici del vivere quotidiano ho ottenuto risposte alquanto verosimili.
Nel 2030 la popolazione occidentale verrà decimata da una terribile diffusione delle malattie da esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari. Si scoprirà infatti che i nostri sempre più piccoli compagni di vita emettono radiazioni non rilevabili dagli strumenti ma in grado di intaccare il corpo umano nel giro di trenta, quaranta anni.
Le popolazioni africane che teoricamente sarebbero sopravvissute a questo flagello, non potendo permettersi un telefonino, non avranno modo di esultare per lo scampato pericolo perché già ampliamente falcidiate dall'aids.
Stupito da questi risultati catastrofici ho provato ad inserire nel motore di ricerca dell'utility i miei dati personali cercando di estrapolare notizie sul mio futuro.
Neppure il tool è riuscito a dare una risposta, seppure ipotetica, all'eventualità anche remota di una mia laurea.
Riguardo l'ordinamento istituzionale nazionale, dopo aver infilato nel database tutti i governi dall'unità d'Italia ad oggi, alla domanda "come si svilupperà il nostro futuro" mi sono sentito semplicemente rispondere "indossare mutande di ghisa". Alché ho provato ad essere più diretto: "fino a quando avremo Berlusconi al potere?" e l'utility ha risposto "Berlusconi governerà il tuo paese fino all'anno 2097".
Ora, allo stato delle conoscenze scientifiche attuali dubito che il nostro amato cavaliere possa vivere tanto a lungo, ma solamente un anno fa avrei deriso chiunque mi avesse profetizzato "tra 365 giorni Berlusconi avrà più capelli di te".
Perciò tutto può essere.
Ed è appunto questo, il fatto che tutto ciò sia possibile come no ad inquietarmi alquanto.

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