19 maggio 2012

Che qualche svogliata carezza

C'é una tizia che gira per casa mia e sono terrorizzato.

Tra le varie decisioni che periodicamente prendo, senza troppa convinzione, una è stata qualle di limitare i danni in amore. L'altra è stata bere meno, e vi lascio immaginare come è andata.
Comunque sia limitare i danni in amore è molto più facile che bere meno.
In prima battuta io non sono propriamente Brad Pitt e questo mi aiuta. Comunque piaccio abbastanza, sarà per quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così, che abbiamo noi, bla bla bla.
In seconda battuta perché per me bere meno è praticamente impossibile senza un'accurata terapia..
In effetti, quando non bevo, mi sento depresso.
Quando non sono innamorato, invece, mi sento normale.

Ma ultimamente al mattino apro gli occhi, dopo le mie sonore russate e lei è lì, sdraiata accanto a me che dorme serenamente. Con il cuore in gola, ed il terrore che mi attanaglia e mi serra la mandibola, con la testa frullata dal vino di prugne della sera prima (la mia nuova passione, il vino di prugne, che mischio con vino rosso da cucina), cerco di uscire dal letto senza che lei se ne accorga.
Potrei anche tentare di soffocarla col cuscino, ma poi dovrei far sparire il cadavere, e non è facile in centro a Milano. A Milano differenziano tutto, in che diavolo di cassonetto dovrei mettere un cadavere?

Io al mattino adoro fare la cacca mangiando un buondì, facendo scorrere l'acqua calda della doccia per creare la giusta quantità di vapore nel bagno.
Ma neanche il tempo di abbattere la sonora erezione del risveglio, saltellando a piedi scalzi verso il bagno, e la tizia dal sonno profondo è immediatamente operativa e spignatta in cucina (se mi è concesso chiamarla cucina) per preparare la colazione.
La guardo con preoccupazione.
In cucina (d'ora in avanti la chiameremo così per brevità) gli oggetti iniziano ad avere una collocazione fissa.
E' comparso persino un coso che taglia le verdure "alajulienne".
Non c'é più l'alone opaco di detersivo sui bicchieri lavati.
Gli strofinacci sono ripiegati a metà.

Mi vesto frettolosamente e salto sulla bici per recarmi al mio amato lavoro.
Lì sto bene perché tutti sanno che sono un pezzo di merda carrierista, e che sarei disposto ad ucciderli uno per uno con una mannaia per un minimo avanzamento di carriera, e quindi mi stanno alla larga.
Ogni tanto "la laida" della contabilità generale, fa il giro degli uffici per far vedere la minigonna girotopa ed il tacco con il plateau. Sta cosa del plateau non mi convince, fa molto travestito.
Un giorno metterà una minigonna così corta che le spunteranno fuori le palle, ed allora capiremo tutto.
Comunque "la laida" non è malaccio, ha quel qualcosa di vagamente zozzo e morboso che affascina tutti noi.
E' una zoccola da film porno amatoriale, quelli in cui gli attori hanno le mascherine di topolino e minnie.

Intorno alle 19.00, dopo il quotidiano aperitivo con Fabio, responsabile amministrativo, (per me doppia birra media doppio malto, per lui doppio gin tonic con doppio gin), me ne vado a casa.
Mi aggiro sospettosamente nell'androne del palazzo per qualche minuto, per vedere se c'é vita nell'appartamento. Lei potrebbe essere lì dentro in agguato.
Fino a quel momento della giornata me ne dimentico, abituato come sono a stare solo e beato come un cane.
Ora nuovamente il terrore si impadronisce di me: in casa mia c'é una sconosciuta.
Una che pretende di mettere a posto la mia vita e le mie cose.
Una che mette le bucce di mandarino nel mio tabacco per farlo profumare.
Una che guarda i telefilm di MTV mentre io dovrei guardare Squadra Cobra 11, o giocare a Operation Flashpoint.
Una che mentre sono lì che guardo Squadra Cobra 11, mi prepara le polpettine di Tofu.
Già il fatto che si ricordi che io non mangio carne mi fa incazzare come una bestia.
Ma le polpettine di Tofu diocane!

Il mio vero lavoro è tenere unita la famiglia.
Torno appena posso perché la mia famiglia non esiste più, è come se una granata a frammentazione fosse esplosa anni fa, e noi ci stessimo tenendo le budella con le mani. 
Se alzassimo le braccia verrebbe fuori tutto l'intestino e moriremmo all'istante. 
Chissà se potremo tenerci stretti le interiora per tutta la vita.
Non posso contare su mia sorella che ha altri casini, tra i figli e il marito malato.
Mia madre sta a pezzi.
Mio padre è nella merda.
Io tendenzialmente sono un disastro, e vorrei lavarmene la mani lasciando ognuno al suo destino, ma il mio senso di responsabilità nei loro confronti è troppo forte.
Forse questo senso di responsabilità si sfracellerà il giorno della cirrosi epatica.

Comunque siccome sono un vero stronzo ho pensato che per farla uscire da casa mia dovevo comportarmi come tale.
Lunedì sera, quando lei era a cena dai suoi e dormiva lì, sono uscito con una.
Ho conosciuto questa tipa ad un aperitivo in cui eravamo seduti a fianco, e mi è sembrata interessante perché parlava molto di letteratura figa.
Dopo cena siamo saliti da me e me la sono scopata.
Solo che questa rientra nella categoria di quelle che si eccitano dicendo porcate mentre le scopi.
Quindi dopo circa due ore che ci conoscevamo, e una ventina di minuti di sesso, standomi sopra, mi dice una roba tipo: "l'altra sera ho brindato con la sborra".
Ora, a parte che una cosa così fa veramente cagna maledetta, mi è venuto quasi spontaneo chiederle (tutto ciò mentre ce l'avevo dentro): "quanti eravate?".
Lei mi ha fatto una faccia schifata modello "mi hai preso per una puttana?", ma diamine, mi è venuto proprio di riflesso chiederlo.
Poi se n'é andata ed io mi sono messo a fumare qualche sigaretta, ed a pensare ad una ragazza che amo, all'amore ed a fare l'amore almeno ogni tanto, guardandosi negli occhi, sorridendosi, baciandosi, senza dire nulla.

La sera dopo la tizia che gira per casa mia era di nuovo lì.
Affettuosa e fastidiosamente premurosa come sempre.
Mi sono messo a mangiare l'insalatina con il tofu avanzato e l'ho guardata con un profondo senso di gratitudine e pace, e con la consapevolezza di essere inadeguato, di aver ricevuto un regalo immeritato.
Lei è uno strano animale che si prende cura di uno stranissimo animale.

Io d'altra parte sono depresso.
Perché quando non sono innamorato sto normale.
Ma lei non mi fa bere abbastanza,
e quando io non bevo abbastanza allora
.

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